Come introdurre i videogiochi nella vita dei propri figli

Ormai il gaming ha preso piede nel mondo informatico tanto da poter vedere ogni anno nascere con costanza nuovi giochi per pc, affiancati dalle nuove uscite dei videogiochi più famosi che, anno dopo anno, presentano versioni ed espansioni sempre più avvincenti. Che i bambini e gli adolescenti siano fortemente attratti dai videogame è ormai una certezza, soprattutto se si considera che stando con i loro amici spesso e volentieri desiderano avere anche loro i giochi di cui parlano a scuola o quando stanno insieme.

Per i genitori, invece, il mondo del gaming è un campo minato ed è necessario avere mille occhi e accortezze per fare in modo che i propri figli si rapportino quotidianamente con giochi alla portata della loro maturità e che non rappresentino un pericolo per la loro sensibilità. Esistono, infatti, diversi generi di giochi per il computer e non tutti sono adatti a qualsiasi età.

Non si può paragonare, ad esempio, un gioco di simulazione a uno sparatutto, in cui il gamer è immerso a 360 gradi in costanti combattimenti con armi e missioni militari.

È opportuno, quindi, adottare alcune precauzioni per essere sicuri di scegliere i giusti videogame, rimanendo comunque vigili anche durante il loro utilizzo.

Qui troverete alcune indicazioni per poter seguire in modo sicuro i vostri figli nel mondo del gaming, tenendo presente che ogni bambino e adolescente è diverso e con un proprio carattere su cui fare sempre riferimento.

Consultare le recensioni prima dell’acquisto

Prima di comprare il videogioco che vi è stato chiesto, prendetevi del tempo per informarvi a dovere di che tipologia sia e quali sono le sue dinamiche e trama. Internet serve anche a questo: dare la possibilità di rassicurarsi sui giochi guardando il loro trailer e leggendo le recensioni su forum e canali dedicati. Potete addirittura chiedere ad altri genitori che conoscete, confrontando pareri e facendovi consigliare da chi ha già avuto esperienza con i propri figli. Una volta raccolte le informazioni, potrete valutare se il gioco in questione è adatto alla maturità dei vostri figli.

Utilizzare le etichette PEGI

Il PEGI è il sistema di classificazione dei videogame per fascia di età utilizzato attualmente da 35 Paesi. Esso serve per indicare a quale età può essere destinato ogni gioco e se sono presenti o no pericoli nell’utilizzarlo. Si tratta di un sistema di etichette visionabili sulle custodie, perciò è molto importante accompagnare i vostri figli ad acquistare i loro giochi.

Ci sono cinque fasce di età (3, 7, 12, 16 e 18 anni) e otto possibili contenuti pericolosi, quali violenza, linguaggio scurrile, paura, contenuti sessuali, contenuti che fanno riferimento all’uso di droga, simulazioni di gioco d’azzardo, possibilità di effettuare acquisti in game e riferimenti a discriminazione.

Ovviamente non fornisce nessuna valutazione a livello pedagogico, il che significa che vostro figlio potrebbe essere già abbastanza maturo per determinati giochi.

Ogni bambino o adolescente ha il proprio carattere: se pensate che i vostri possano essere già pronti per poter giocare con determinati videogame, come quelli di strategia o sparatutto, senza che ne vengano influenzati, fate qualche strappo alla regola e concedete loro un po’ di tempo al giorno per usarli. Il tutto sarebbe meglio sotto i vostri occhi vigili.

Creare il giusto ambiente e dettare le regole

Fino a quando un giovane non raggiunge l’età adulta, è importante che venga seguito in quello che fa nel suo tempo libero. Dopo esservi assicurati che i videogame dei vostri figli siano adatti alla loro età e sviluppo, create le condizioni affinché possano essere seguiti costantemente.

Innanzitutto, trovate un posto per il computer dove possiate vedere cosa fanno mentre giocano e per quanto tempo rimangono davanti al videogioco. La sala o un altro spazio comune della casa è l’ideale, in quanto lasciare il computer in camera potrebbe renderli in grado di prendersi delle libertà non positive, come ad esempio giocare la notte.

È importante anche determinare quanto tempo possono passare davanti al computer a giocare. Sia nel periodo della scuola sia d’estate, fate capire ai vostri figli che la giornata va ripartita tra diverse attività. In questo modo riuscirete sia a controllarli mentre si divertono al computer, sia ad abituarli che i videogame non devono essere considerati una via di fuga dalla quotidianità o dallo studio, evitando così possibili dipendenze nel lungo andare.

Parlare e condividere i momenti di gioco

La cosa più importante è spiegare sempre qualsiasi decisione venga presa all’interno della casa. Se la nuova regola è un limite di tempo, fate capire perché è importante. I videogiochi sono visti come un divertimento, perciò impartire limitazioni senza darne motivazione potrebbe provocare un effetto negativo e contrario.

Se invece non siete d’accordo sull’acquistare un gioco perché non lo ritenete ancora adatto, spiegate il perché di quello che pensate, mettendo i vostri figli davanti a motivi reali. Qualora vi dicano che in realtà sono preoccupazioni non necessarie, dandovi motivazioni reali, potete provare a farli giocare vicino a voi, così da verificare se hanno la maturità per divertircisi.